Autore

Alberto Guggino

Il Templare di Moncucco - Il Torinese

Moncucco Torinese è un piccolo centro con meno di un migliaio di abitanti, e camminando per le sue strade, in una fredda e umida domenica di inizio dicembre, diresti che le persone che abitano qui sono ancora meno. Impressione comune a molti dei piccoli centri della zona: molte case vuote, silenzio, un’atmosfera sospesa…

Il centro abitato di Moncucco fa perno sul bellissimo castello dei Grisella: completamente ristrutturato e con una curiosa forma a ferro di cavallo, è issato su una piccola rocca cinta da un muraglione, dalla quale si gode un vasto panorama sulle colline circostanti. 

E proprio il comune di Moncucco è protagonista in questi giorni di un’interessante iniziativa promossa dalla Proloco Test ‘d Giss, una proposta carica anche di un intenso significato simbolico e con tutte le carte in regola per diventare una tradizione: il “Natale sospeso del 2020”. 

Così recita il testo con il quale gli organizzatori hanno lanciato l’iniziativa:

Natale Sospeso, Natale atteso.
È un Natale sospeso quello vicino al “peso”. 
Un grande muro, che invece di dividere… unisce.
Un grande muro, che contiene e… ci contiene.
Un grande muro per un grande Natale.
Il Natale del paese dipinto e appeso, un Natale…sospeso!

L’evento, voluto e ideato dalla proloco e sotenuto dall’Amministrazione Comunale con il supporto dei volontari e di tutti coloro che hanno  dato il loro contributo creativo, vuole costruire un’opera collettiva che resterà visibile sul grande muraglione di Moncucco dall’8 dicembre fino al 10 gennaio del nuovo anno. 

Coloro che hanno collaborato a questa iniziativa hanno ricevuto un grande disco da decorare in tutta libertà, lasciando spazio alla creatività, usando forme, materiali e colori da combinare per esprimere la propria idea del Natale, per lasciare un messaggio, un simbolo, un pensiero scritto o un’immagine. Ogni disco resterà appeso sul grande muraglione, a sussurrare un “Buon Natale” e a  simboleggiare questo Natale atteso e sospeso.

Una grande opera collettiva che ha visto il contributo dei cittadini, delle famiglie, delle associazioni locali, delle attività commerciali e delle scuole: nel segno del Natale, il grande muraglione di Moncucco diventa teatro e simbolo dell’unione del paese. 

Diventa il palcoscenico che dà voce ai pensieri, ai sogni e alle speranze, ma soprattutto alla fantasia delle persone, in un Natale così diverso come quello che si avvicina.

In questo tempo incerto, preoccupato e “sospeso”, che ci impone distanza e isolamento, questa iniziativa vuole dare un segno di presenza e di resistenza umana, di forza  creativa e  vuole farsi testimone di relazioni fortemente capaci di generare incontro, coesione e senso di comunità, nonostante la distanza, perchè più distanti e isolati non vuol dire necessariamente più soli. Le persone e le relazioni, seppur nella distanza imposta del momento, si incontrano  sul grande muraglione, nel segno dell’unione e di un irrinunciabile desiderio di condivisione.

La partecipazione all’iniziativa da parte dei cittadini è stata incredibile: ad allestimento terminato, sono 200 le palle decorate dai cittadini di Moncucco Torinese ora sospese sul muraglione: ciascuna racconta in maniera diversa e  personale questo Natale, un Natale  extra-ordinario, un Natale, appunto, sospeso.

Un’iniziativa che gli stessi ideatori definiscono un  evento sociale di natura partecipativa,  un’opera inclusiva, capace di creare un “assembramento di intenti”, un gioco lessicale voluto, perché l’iniziativa nasce in tempi di distanziamento, per rispondere in maniera creativa all’esigenza di un diverso modo di incontrarsi, ma senza assembrarsi. 

E così, dei semplici dischi colorati di rosso, bianco e oro sono diventati delle vere opere d’arte, con scritte, collages e addirittura decorazioni in 3D. 

Dentro queste opere c’è la gente comune, c’è il vicino di casa,  ci sono i nonni, che hanno dipinto con i loro nipotini, ci sono le persone con i loro desideri, i loro sogni, le incertezze e gli auguri per un tempo migliore.  Ognuno ha donato un po’ del proprio tempo,  ritagliandosi un angolo di creatività per  esprimere e donare qualcosa di sé. 

L’ideazione e l’installazione in verticale dell’ opera è avvenuta grazie alle variegate competenze presenti all’interno della Proloco, da quelle artistiche a quelle tecniche e organizzative. Ma il vero e più sentito ringraziamento va a tutti  coloro che hanno partecipato e che sono i veri protagonisti dell’opera collettiva, un’opera che ci tiene con il naso all’insù, davanti a una sorta di grande piazza in verticale, dove le persone si incontrano e comunicano, nonostante tutto. 

La ricerca di nuove risorse e diverse modalità per  celebrare questo Natale, fa sì che quest’anno anche il Presepe Vivente, che di norma viene messo in scena dal vivo, abbia una veste idonea a questo momento. Il presepe di Moncucco tiene accesa la fiammella: piccolo e immobile ma, come sempre, poetico e magico, lo troveremo in piazza sotto i portici e sotto alla stella, che ci auguriamo illumini di nuova luce queste fredde notti. 

Anche prima della pandemia, vivevamo tempi e luoghi, soprattutto nei piccoli centri, nei quali dare vita a iniziative in grado di unire le persone e di rafforzare il senso di comunità non era impresa facile. E tanto più ora, nella situazione del tutto particolare che viviamo, il successo di questa opera collettiva rappresenta un piccolo miracolo. 

Chissà se in tempi “normali” una proposta di questo genere avrebbe ottenuto la stessa entusiastica risposta.

 Chissà se, tornati ciascuno alla propria “singolare normalità”, speriamo entro il Natale 2021, ritroveremo il Natale sospeso sul muraglione di Moncucco a ricordarci che anche i momenti peggiori possono insegnarci qualcosa di bello…

A tutti voi un Buon Natale sospeso!
da CiòCheVale & Picchioverde